Renzo Del Riccio
Nasce l’11 settembre 1923 ad Udine. Operaio meccanico, socialista,
fa parte di una formazione delle Brigate Matteotti che opera nel Lecchese dall’ottobre 1943 al gennaio 1944. A causa dello scioglimento della sua Brigata, deve rientrare a Sesto San Giovanni.
Da quel momento inizia la sua appartenenza alle squadre Gap e Sap con le quali partecipa attivamente all’occupazione e alla distruzione delle stazioni telefoniche di Canzo e Asso. Partecipa inoltre all’annientamento di vari presidi fascisti. Segnalato alle polizie nazifasciste per la sua attività cospirativa, viene arrestato. E’ avviato dai tedeschi alla deportazione, ma a Peschiera riesce a fuggire e a nascondersi a Milano in casa di parenti. Viene nuovamente arrestato alla fine di aprile del 1944 in un bar di viale Monza, dove attende un compagno per un collegamento. Imprigionato nelle carceri di Monza, credeva come altri di essere mandato in Germania, tanto che, proprio nell’ultimo incontro in prigione con la sorella Wanda, le chiede l’indirizzo del fratello maggiore deportato nei lager nazisti.