Chi siamo
L’Associazione «Le radici della Pace – I 15» riunisce di diritto tutti i famigliari delle vittime della strage nazifascista di piazzale Loreto ed ha lo scopo di tutelare in ogni sede (giuridica, storica e politica) la memoria dell’evento e i diritti dei famigliari.
L’Associazione, pertanto, non agisce per tutelare la memoria del singolo fucilato, se non nel caso in cui la sua immagine venga manipolata, strumentalizzata o, come talvolta accade, falsificata. Le stesse azioni invece vengono svolte a tutela del gruppo perché siamo convinti che la miglior tutela complessiva sia quella di una politica della memoria che oggi purtroppo manca al Paese.
Struttura associativa
Presidente: Sergio R. Fogagnolo
Vicepresidente: Angiola Gasparini Motta
Tesoriere: Renzo Del Riccio
Di fatto, a causa del ristretto numero di soci di diritto, il Consiglio Direttivo coincide con l’Assemblea dei Soci.
L’Associazione ha sede in Dresano, via del faggio 4, in provincia di Milano.
Azioni a tutela della memoria della strage e dei legittimi diritti degli associati
Attività organizzativa: ricerca dei famigliari e costituzione di un database con i dati relativi a ciascuno di essi per poter svolgere tutte le azioni di gestione dell’Associazione e quelle di carattere giuridico.
Attività giuridica:
- Organizzazione burocratica al fine della costituzione di parte civile nel processo al criminale nazista Theodor Saevecke.
- Utilizzo della legge Pinto per contestare i 55 di ritardo con cui lo Stato ha processato il criminale nazista Theodor Saevecke, unico superstite dei 18 (14 nazisti e 4 fascisti) già noti alla polizia giudiziaria fin dal 21 maggio 1946.
- Ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo avverso la sentenza n. 13889/03 della Corte di Cassazione che revocava la sentenza della Corte d’ Appello di Milano n. 63/02 del 31/01/2003 a noi favorevole.
Attività politica:
- Richiesta di una commissione parlamentare d’inchiesta (poi ottenuta con legge n.107 del 2003) su iniziativa parlamentare del deputato Carlo Carli ed altri.
- Redazione e presentazione di un progetto di legge per tutelare e onorare la memoria delle vittime delle 695 stragi nazifasciste raccolte nel c.d. “armadio della vergogna”. La presentazione avvenne grazie all’azione congiunta del on. Antonio Pizzinato al Senato e dell’on. Gloria Buffo alla Camera (Pdl n. 2448 al Senato e n. 4511 alla Camera presentato il 20.11.2003).
Attività di politica della memoria:
- Realizzazione nel 2010 di un docu-film («Partiti per Bergamo. La strage nazifascista di piazzale Loreto») che ricostruisce con rigore scientifico gli avvenimenti del 10 agosto 1944. L’Associazione è stata produttrice, organizzatrice e finanziatrice dell’opera.
- Presentazione del film in tutte le realtà culturali che ne facciano richiesta oltre che nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado (preferibilmente, in quelle superiori).
- Realizzazione del convegno: Il tempo della storia e il tempo della pietà, tenutosi nella Sala degli Alessi di Palazzo Marino, a Milano, il 13 giugno 2014.
Comitato scientifico
Prof. Paolo Pezzino, Presidente
Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI). Già professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ Università di Pisa; socio fondatore della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO), membro del comitato di direzione della rivista “Passato e presente”, Editorial advisor della rivista “Modern Italy. Journal of the Association for the Study of Modern Italy”, presiede il comitato scientifico del Museo Audiovisivo della Resistenza.
È stato anche Direttore del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Pisa dall’1.11.2000 al 28.2.2003 e Prorettore per i rapporti con il territorio della stessa Università dal 7.2.2003 al 31.10.2006.
E’ stato consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, nella XIV legislatura.
Ha collaborato come consulente storico con la Procura militare di La Spezia per le indagini sugli eccidi di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Bardine S. Terenzo, Valla e Vinca.
Prof. Maurizio Antonioli, Vicepresidente
Già professore ordinario di Storia Contemporanea e Storia dei movimenti sindacali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano.
E’ autore di numerosi saggi di storia sindacale e dell’anarchismo.
È stato direttore del Dipartimento di Storia della Società e delle Istituzioni della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano.
Prof. Roberto Chiarini, Membro
Già professore ordinario di Storia contemporanea e titolare dell’insegnamento di Storia dei partiti alla facoltà di Scienze politiche dell’Università statale di Milano. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Turati di Firenze e della Fondazione Lucchini di Brescia ed è presidente del Centro studi e documentazione sul periodo storico della RSI con sede in Salò. Dal dicembre 2009 è presidente del Comitato storico-scientifico della Fondazione Craxi di Roma.
I suoi studi si sono concentrati su liberalismo, socialismo, fascismo, neofascismo e destra italiana, cui ha dedicato numerosissimi saggi e articoli. Ha collaborato e collabora ad alcune riviste politiche (come MondOperaio, Il Ponte e Ideazione) e a molti quotidiani (tra cui Avanti!, l’Unità, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Corriere della Sera, Il Foglio, Libero, il Riformista, Giornale di Brescia e L’Eco di Bergamo).
Prof. Marco Cuzzi, Membro
Professore Associato di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’ Università degli Studi di Milano.
Campo di interesse storico prevalente: l’occupazione italiana della Slovenia e i problemi del confine orientale.
Collaboratore dal 1991 al 2005 della Commissione Italiana di Storia Militare (CISM) dello Stato Maggiore Difesa.
Collaboratore delle riviste “Il Ponte” e “Argomenti umani”.
È membro del Centro studi e documentazione sul periodo storico della RSI.
Prof. Aldo Giannuli, Membro
È ricercatore di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano.
E’ stato consulente delle Procure di Bari, Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo.
Dal 1994 al 2001 ha collaborato con la Commissione Stragi ed è salito alla ribalta delle cronache giornalistiche quando, nel novembre 1996, ha scoperto una gran quantità di documenti non catalogati dell’Ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno, nascosti nell’ormai rinomato “archivio della via Appia”. Tale ritrovamento permette alla Procura della Repubblica di Milano di sviluppare le indagini sull’eversione nera.
Ha scritto diversi saggi ed è persona consultata da magistrati, storici e giornalisti che si occupano dei punti oscuri della storia italiana con riferimento specifico a tentativi eversivi, organismi mafiosi e alle interazioni fra tali fatti.
Ha collaborato con quotidiani (il manifesto, Liberazione, Quotidiano dei lavoratori) e settimanali (Avvenimenti, Rinascita). Collabora con L’Unità ed è redattore di Libertaria.
Il suo ultimo libro è «L’abuso pubblico della storia».
Dott.ssa Liliana Picciotto, Membro
Dal 1969 lavora presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano (CDEC), dove ha ricoperto diverse mansioni, da bibliotecaria a conservatrice di archivio, da ricercatrice a storica.
Dal 1986 è responsabile del progetto di ricostruzione dei nomi degli ebrei arrestati in Italia durante l’occupazione tedesca e la Repubblica di Salò (1943-1945).
Oltre che responsabile di ricerca presso la Fondazione CDEC, Liliana Picciotto fa parte del comitato di redazione della rivista “La Rassegna mensile di Israel” e del comitato scientifico della rivista “Quest”.
Nel 2010 ha pubblicato l’importante opera «L’alba ci colse come un tradimento. Gli ebrei nel campo di Fossoli 1943-1944» (Mondadori).
Prof. Giovanni Scirocco, Membro
È professore aggregato di Storia Contemporanea alla Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università degli Studi di Bergamo.
È assistente scientifico dell’Istituto di studi mediterranei, diretto da Vittorio Dan Segre, presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano.
È socio della SISSCO (Società italiana per lo studio della storia contemporanea) e della Commissione mondiale di Storia delle relazioni internazionali.
Autore di numerosi saggi, i suoi interessi storici prevalenti sono il socialismo italiano e l’azionismo.