Scuola
Presentazione del film «Partiti per Bergamo»
L’Associazione “Le radici della Pace – I 15”, che riunisce i familiari dei fucilati di piazzale Loreto, con grande sforzo organizzativo e notevoli sacrifici economici, ha prodotto il film «Partiti per Bergamo» che rievoca, in modo rigorosamente scientifico, la strage nazifascista di piazzale Loreto, illegittimamente nascosta per oltre 50 anni nel famigerato “armadio della vergogna”, insieme ai fascicoli di altri 694 eccidi.
Il film si basa su una serie di testimonianze, molte inedite, di persone che all’epoca hanno vissuto la Resistenza e/o il momento della strage o quelli immediatamente successivi. Di particolare valore morale è la testimonianza del professor Umberto Veronesi, ex alunno del maestro Principato (uno dei quindici partigiani fucilati), che ha lasciato in lui un segno profondo e lo portò a schierarsi tra i progressisti; o quella di monsignor Giovanni Barbareschi, allora semplice diacono, che impartì alle salme dei fucilati la benedizione del cardinale Schüster su suo preciso incarico; o, ancora, quella della signora Giuseppina Ferazza, unica testimone oculare ancora in vita, che, abitando di fronte al famoso distributore di benzina, poté seguire ogni fase della strage, insieme alla madre, da dietro gli scuri della camera da letto.
Il filmato è stato accolto molto positivamente nell’ambiente accademico e, in particolare, da diversi docenti dell’Università Statale di Milano (proff. Maurizio Antonioli, Barbara Bracco, Roberto Chiarini, Marco Cuzzi, Stefano B. Galli, Aldo Giannuli, Ada Gigli Marchetti, Michela Minesso) oltre che dal prof. Brunello Mantelli dell’Università Statale di Torino e dalla d.ssa Paola Olivetti dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino; inoltre, ovunque è stato presentato (scuole, biblioteche ecc.) ha riportato unanimi consensi di pubblico. Esso risponde a una domanda che dovrebbe porsi ogni Cittadino Italiano consapevole: perché Mussolini, dopo essere stato fucilato a Giulino di Mezzegra, è stato portato in Piazzale Loreto e non, per esempio, in Piazza del Duomo, la più rappresentativa della città di Milano?
L’impatto emotivo delle fotografie che, fermando il tempo, illustrano staticamente solo sette singoli, differenti momenti del dopo strage, non regge il confronto con il dinamico succedersi di immagini del Combat Film che “racconta” l’ira della folla e il maltrattamento dei cadaveri di Mussolini e dei gerarchi, suscitando raccapriccio. Ciò che resta indelebile nella memoria collettiva è solo quest’ultimo.
Il tentativo di riequilibrare la bilancia della memoria storica è sicuramente un obiettivo troppo ambizioso da raggiungere. Ma, per le scuole che intendono studiare con rigore scientifico quel passato (così difficile da far passare!), il filmato rappresenterà una buona occasione per interrogarsi su cause ed effetti dei fatti storici.
Il dato storico inconfutabile è che, non casualmente, in piazzale Loreto finisce il fascismo. Da qui inizia il difficile percorso della risorta democrazia italiana che porterà il Paese, prima a sconfiggere la monarchia nel referendum istituzionale, poi a creare la Repubblica e, infine, a stilare una Costituzione che trasferisce alla nuova Italia i valori democratici della Resistenza e fissa le virtù civiche che stanno a fondamento di ogni Stato moderno.
La proiezione del filmato potrebbe svolgersi, a titolo di esempio, secondo questi tempi:
- breve introduzione (5/10 minuti);
- presentazione e inquadramento storico della vicenda da parte di Sergio R. Fogagnolo, presidente dell’Associazione «Le radici della Pace» (5/10 minuti);
- proiezione del filmato (durata 55 minuti);
- dibattito (30÷45 minuti) con la partecipazione di Sergio Fogagnolo e/o di alcuni familiari dei 15;
- conclusione della lezione.
Il commento al filmato (lezione) si baserà sulle conoscenze storiche accademiche (a 63 anni, lasciato il lavoro, mi sono ri-iscritto all’Università conseguendo a pieni voti la laurea in Scienze Politiche, con specializzazione magistrale in storia contemporanea) che mi sono servite a rielaborare le esperienze famigliari e calarle in un contesto storico scientificamente rigoroso.
L’adesione alla proposta non comporta alcun costo per la scuola ma, naturalmente, è necessario disporre di uno spazio adeguato alla proiezione e degli strumenti audio-video che sono di normale dotazione in una scuola (tuttavia, in loro assenza possiamo provvedere con il nostro proiettore e le nostre casse acustiche [che hanno, però, una potenza limitata e vanno bene in un ambiente di piccole dimensione come l’aula di una classe ma non, p.e., in un’aula magna]).
Curriculum vitae
Sergio R. Fogagnolo, 80 anni, già dirigente d’azienda e consulente di direct marketing.
È Presidente dell’Associazione «Le radici della Pace – I 15», che riunisce i familiari dei fucilati di piazzale Loreto. È figlio di Umberto Fogagnolo, dirigente d’azienda, rappresentante del Pd’A nel CLN Sestese, organizzatore con Casiraghi degli scioperi del marzo ’43 e ’44, fucilato il 10 agosto 1944 in Piazzale Loreto, medaglia d’argento al V.M.
Qualche giudizio
«Ieri sera ero predisposta ad ascoltare i soliti discorsi reducistici, tra il retorico e lo straziante, che non lasciano il necessario spazio al pensiero critico e all’emozione personale. Ed ecco, invece, “Partiti per Bergamo”, DVD modernissimo nel linguaggio e nella forma, una ricostruzione umana e storica inaspettata e magnifica. Così mi sento libera di affermare che il film è bel-lis-si-mo, e ne sto parlando con tutti quelli che conosco, soprattutto nella scuola superiore.»
Prof.ssa Dora Chiabov, già docente di lettere alle scuole superiori.
«Il film mi è sembrato molto ben fatto e ben riuscito. Si segue senza cadute di noia, che sono molto frequenti nelle registrazioni di interviste, e questo ha certamente anche una componente poetica. Non so come sarà o potrebbe essere l’introduzione nelle scuole, ma comunque credo che presentarlo in incontri come quello di ieri sia utile. Il fatto che gli intervistati non abbiano un nome, e quindi rimangano come voce corale, è piuttosto coinvolgente.»
Prof.ssa Teresa Isenburg, già docente di geografia economico-politica, Università Statale degli Studi di Milano, facoltà di Scienze Politiche
una produzione 3per srl – produttori esecutivi paolo boriani simone bianchi – progetto di marco pozzi sergio fiorini – soggetto di marco fiorini
realizzazione e regia: viola barbato michele bizzi erica conti maria luisa cresponi adelaide delfino valentina fabris giulia feriero francesca guido giulia lazzarini monica mariani luca michelotti federico monti francesca monti agnese pastorino luca peroni diego ricci matteo simone alessia zavagli
coordinamento: marco pozzi fotografia: patrizio sacco musica: claudio pelissero montaggio: gianandrea tintori segreteria di edizione: giulia feriaro animazione 2d-3d: michele bizzi maria luisa crisponi federico monti consulenza storica: luigi borgomaneri massimo castoldi roberto cenati sergio r. fogagnolo antonio quatela
Con la partecipazione di francesco baccini voci: eric alexander raffaele fatica leonardo patrignani michele radice paolo verdino voce prefetto parini: gerardo mastrodomenico
Si ringraziano: nono baseolotto daniela benelli filippo penati gianni cervetti dina croce adele del ponte giuseppina ferazza giuseppina quarnieri dranco loi kuigi pestalozza inge rasmussen antonietta romano bramo sergio temolo libero traversa gino troncon luigi vecchio unmberto veronesi
un ringraziamento particolare a: andrea bignami marco cremonesi angiola gasparini pier francesco maran angelo marino giancarlo pelucchi federico roberti rodolfo sala achille saletti gloria sanguinetti paola romano soncini ermanno tritto
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